Mentre gli elefanti scappano alla vista di un topolino e si stringono in un angolo…
La questione della radiodiffusione digitale in Italia torna al centro del dibattito.
OMItaliane interviene alla richiesta di modifica presso la Commissione Europea riguardo alla richiesta di modifica del Ministero dell’Impresa e del Made in Italy (MIMIT) dell’articolo 98-vicies sexies del Codice delle comunicazioni elettroniche , che — di fatto — esclude le tecnologie AM e DRM30 dalle autoradio dei veicoli nuovi.
Una decisione che, secondo noi, rappresenta un passo indietro per pluralismo, sicurezza e libertà tecnologica nel settore radiofonico.
AGCOM aveva già indicato la necessità di interoperabilità completa
Tutto nasce dalla segnalazione AGCOM del 19 aprile 2025, formulata ai sensi segnalazione AGCOM del 19 aprile 2025, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera c), n. 1 della legge 31 luglio 1997, n. 249, in materia di interoperabilità dei ricevitori autoradio di cui all’articolo 98-vicies sexies e all’allegato 11 del Codice delle comunicazioni elettroniche, inclusi quelli connessi via banda larga, siano in grado di ricevere (obbligatoriamente) le trasmissioni analogiche e digitali (AM, FM e DAB+) in ralazione alla delibera AGCOM 110/25 cons.
Un principio chiaro: assicurare copertura e continuità del servizio radio su tutto il territorio nazionale, evitando discriminazioni tra tecnologie.
La Delibera 110/25/CONS aveva inoltre confermato l’obbligo di includere l’AM nei ricevitori radio, richiamando il principio di neutralità tecnologica sancito dall’Unione Europea.
Il travisamento della norma da parte del MIMIT
Nonostante le indicazioni precise di AGCOM, il MIMIT ha notificato alla Commissione Europea, il 1° ottobre 2025 (rif. 2025/0550/IT), una modifica all’articolo 98-vicies sexies che limita l’obbligo di ricezione radio alle sole FM, DAB+ e IP.
La misura riguarda tutti i nuovi veicoli delle categorie M e N e i quadricicli L6 e L7, ma esclude completamente le tecnologie AM e DRM30, in aperto contrasto con le raccomandazioni dell’Autorità e con il principio di concorrenza e pluralismo tecnologico.
Il ruolo strategico di AM e DRM30
OMItaliane sottolinea l’importanza cruciale delle onde medie (AM) e della tecnologia DRM30, che offrono vantaggi concreti e unici:
- Copertura anche nelle aree più remote
- Continuità del servizio radio durante blackout o emergenze
- Pluralismo editoriale e libertà di scelta
- Compatibilità economica e ambientale con le infrastrutture esistenti
Il DRM30, in particolare, permette trasmissioni digitali sulle onde medie senza sostituire le reti attuali. È una tecnologia sostenibile che valorizza gli investimenti esistenti, promuove libertà e concorrenza e garantisce indipendenza da standard unici imposti dall’alto.
Tre anni di segnalazioni senza risposte
Dal luglio 2022, OMItaliane denuncia la vendita in Italia di dispositivi non conformi alla normativa europea, presenti sia nella grande distribuzione che sulle principali piattaforme e-commerce.
Nonostante le segnalazioni, nessuna vigilanza, nessun controllo e nessuna sanzione.
Ora, con la notifica MIMIT 2025/0550/IT, il Governo rischia di legittimare un mercato distorto, consolidando un monopolio tecnologico e violando la neutralità e la concorrenza.
«Il Governo, tramite il MIMIT, intende legittimare il monopolio del DAB+, escludendo l’AM e violando i principi di neutralità tecnologica e concorrenza», afferma il Direttivo OMItaliane.
L’associazione ha già informato i direttivi dell’Unione Europea e le istituzioni italiane, dichiarandosi pronta a proseguire l’iter anche in altre sedi.
Una crescita digitale rallentata e ostacolata
Nonostante l’espansione dell’offerta radio digitale, la crescita dell’ascolto in auto è rallentata dalla progressiva eliminazione dell’autoradio tradizionale nei veicoli di nuova generazione, spesso sostituita da sistemi di infotainment collegati a uno smartphone.
OMItaliane ricorda che l’autoradio resta l’unico strumento affidabile capace di garantire informazione continua, anche in situazioni di emergenza o in aree senza connessione dati.
Le richieste di OMItaliane
- L’estensione dell’obbligo di interoperabilità (AM, FM, DAB+ e DRM30) a tutti i veicoli, compresi i sistemi di infotainment connessi;
- Una vigilanza reale e costante sul mercato per evitare la diffusione di dispositivi non conformi.
OMItaliane si dice pronta a rivolgersi alla Commissione Europea e alle autorità giudiziarie nazionali e comunitarie per difendere la neutralità tecnologica, il pluralismo informativo e la libertà dei media.
Ignorare le tecnologie AM e DRM30 significa cancellare pluralismo, memoria tecnologica e sicurezza delle comunicazioni.
L’Italia non può e non deve diventare un mercato a standard unico, dove la libertà d’ascolto viene sacrificata sull’altare di una sola tecnologia.

















































